(Tutte le informazioni, i contenuti e le fotografie di questo articolo sono stati raccolti e realizzati dai ragazzi e ragazze della Commissione Diritti Legalità e Giustizia)
Giovedì 2 febbraio 2017 i ragazzi della Commissione Diritti e Legalità e Giustizia si sono incontrati per parlare di mafia e bullismo attraverso la conoscenza di persone “specializzate” e che fanno volontariato o lavorano in varie associazioni.
In particolare la Commissione ha conosciuto il progetto Il Ponte, una ex-struttura alberghiera confiscata e trasformata in centro di accoglienza abitativa, con sede a Pieve di Cento. All’incontro erano presenti sette ragazzi, le educatrici del CCRR e diversi ospiti che a vario titolo operano nel progetto.
Prima di tutto i ragazzi hanno fatto la conoscenza di Edoardo Accorsi, un giovane volontario del Presidio locale di Libera.
Edoardo ha presentato l’associazione, ha spiegato quando è nata e perchè è stata creata ed ha anche spiegato ai ragazzi che cos’è un bene confiscato.
Una volta giunti a piedi fino a “Il Ponte” i membri della Commissione hanno conosciuto Francesca , una loro coetanea che nell’estate del 2016 ha frequentato un campo di lavoro di 7 giorni sul tema della legalità e lotta alla mafia che si è svolto fra Il Ponte e il Casone del Partigiano a San Pietro in Casale .
Francesca ha spiegato che ha voluto partecipare al campo per avere più informazioni e perché è molto curiosa sull’argomento della mafia.
In seguito i ragazzi hanno potuto conoscere Maria Luisa, una volontaria della Caritas di Pieve di Cento.
Maria Luisa ha spiegato che la Caritas opera in questa struttura in collaborazione con i Servizi Sociali e ha spiegato le differenze fra questi due soggetti.
I servizi sociali sono costituiti da specialisti che aiutano le famiglie e le persone che hanno delle difficoltà di vario tipo.
La Caritas invece è un organismo parrocchiale, composto da volontari, che sostiene gli ospiti del Ponte nei bisogni quotidiani come gli alimenti, vestiario, occorrente per la scuola, ecc…
Maria Luisa ha poi spiegato che sono i servizi sociali a inserire le famiglie nei condomini di proprietà del Comune, si tratta di cittadini che per vari motivi non hanno un posto dove vivere e qui trovano uno spazio di accoglienza. Maria Luisa ha anche spiegato che presso Il Ponte c’è anche la sede della Polizia Municipale.
L’ultimo ospite incontrato è stato Edoardo Presti, un’educato che lavora per la Cooperativa La Piccola Carovana.
Edoardo ha spiegato che Il Ponte è una struttura che ospita persone in difficoltà che non hanno lavoro e non hanno le risorse per permettersi un alloggio in cui vivere. È un edificio con piccole stanze in cui diverse famiglie vivono e si aiutano a vicenda.
Edoardo ha spiegato che l’obiettivo del suo lavoro al Ponte è quello di aiutare le persone a diventare autonome. Coloro che riescono a trovare un lavoro vengono poi aiutate a cercare una nuova abitazione e a lasciare Il Ponte.
Sia Maria Luisa che Edoardo ci hanno spiegato che questo progetto sta funzionando bene e che già cinque famiglie hanno trovato una nuova abitazione dopo essere state accolte al Ponte. Hanno anche sottolineato il fatto che questo progetto vede la collaborazione di tanti soggetti (Comune, Caritas, Piccola Carovana, Libera) e per questo riesce a funzionare così bene.
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Ecco alcune foto dell’incontro: